Atlante II – Professionisti sul piede di guerra: non ci stanno a pagare il conto di MPS con le loro pensioni. 


Il 25 luglio 2016, l’assemblea dell’AdEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati) ha deliberato di sostenere l’iniziativa Atlante II dando il via libera preventivo a un investimento in Atlante II di 500 milioni di euro, che dovrà essere deliberato da ogni singola cassa previdenziale: Cassa forense, Cassa commercialisti, etc.

“L’assemblea dell’Adepp sottolinea l’importanza di investire a sostegno del sistema Paese nel quale i professionisti operano e valuta con la massima attenzione l’investimento in Atlante2”.

Atlante II, sempre secondo quanto riportato dalla stampa, è un fondo di investimento promosso dal Governo Renzi con lo scopo di salvare gli Istituti di credito in crisi (in particolare MPS) e dovrebbe riconoscere agli investitori – quindi potenzialmente alle casse di previdenza dei professionisti – rendimenti del 6%, per investimenti in genere più remunerativi, alla luce dei profili di rischio relativi.

Connessi a questa operazione, sempre secondo la stampa, ci sarebbero una serie di impegni presi dal Governo Renzi nei confronti delle Casse private, in ordine alla tassazione futura e al controllo ministeriale degli Enti previdenziali.

Pur consapevoli del particolare momento di difficoltà che sta attraversando il Paese, diverse associazioni di professionisti cominciano a lamentare di non voler mettere a rischio le proprie pensioni per pagare il conto delle banche in difficoltà. I professionisti vogliono scongiurare la concezione che le casse previdenziali private siano considerate dal Governo Renzi alla stregua di “tesoretti” da cui attingere nel momento del bisogno, mettendo a rischio il loro futuro.

La forte preoccupazione di molti avvocati e commercialisti, inoltre, è alimentata dall’impiego del patrimonio delle Casse di Previdenza per finalità e scopi che non appaiono quelli individuati dalla vigente normativa e non in linea con la funzione delle Casse di previdenza, da sempre ispirate alla sana e prudente gestione, limitando i rischi e conservando il capitale versato dagli iscritti sotto il controllo delle istituzioni preposte.

Alberto Angeloni

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